
Di Obdulia Molina Jara. Originale pubblicato il 22 agosto 2018 su Afroféminas con il titolo Amina, la Nana. Traduzione di Enrico Sanna.
Ho sempre voluto scrivere qualcosa su Amina, che noi conosciamo come la nana (la balia, es), una donna che ha accudito generazioni di bambini e bambine di una famiglia estesa e prolifera come la nostra. Ora che ha appena compiuto i centodue anni è sempre forte come una quercia, con il suo metro e settanta di statura e la sua pelle mora, la sua memoria ancora buona, soprattutto quando ricorda le nostre e le sue bravate a Barlovento, la regione in cui è nata, lungo la costa centro-settentrionale del Venezuela, più precisamente in una coltivazione di cacao.
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