Il Ritorno del Brasile Coloniale

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Di Michel Cahen*. Originale pubblicato il 2 luglio 2019 sul Blog da consequência con il titolo O retorno do Brasil Colonial. Fonte: Liberation. Traduzione dal francese di Paulo Roberto de Andrade Castro. Traduzione italiana di Enrico Sanna.

Per capire l’arrivo al potere di Jair Bolsonaro bisogna andare molto indietro nel tempo, fino agli inizi del diciannovesimo secolo, quando l’indipendenza del Brasile fece crollare l’impero portoghese. Da allora il paese è cambiato. La decolonizzazione, però, non ha mai toccato le élite.

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La Fantastica Fabbrica di Cadaveri

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Di Jones Manoel. Originale pubblicato il 13 gennaio 2020 su Blog da Boitempo con il titolo A economia política do extermínio: Paraisópolis e a próxima “tragédia”… Traduzione di Enrico Sanna.

Economia politica dello sterminio: Paraisópolis e la prossima “tragedia”…

Ho una foto di quando ero in seconda elementare. Eravamo dieci alunni che studiavamo grazie ai fondi della chiesa cattolica San Francisco de Assis nella favela di Borborema, a Recife. Dei dieci bambini della foto, solo due sono ancora vivi. Io e un altro. Io sono stato l’unico ad arrivare alle superiori. Gli altri otto sono morti. Tutti di morte violenta, spari o coltellate. Di sei di loro ho visto i corpi distesi sulla strada, in attesa del carro funebre. In Brasile, tra le favelas e le colline è diffusa una strana curiosità morbosa che spinge a stare lì a guardare il corpo finché non viene raccolto. Mia madre aveva, ovviamente nella migliore delle intenzioni, una pedagogia un po’ macabra (usanza comune a diverse madri): portava i figli a vedere il cadavere per mostrare loro la fine che fa chi “conduce una vita sbagliata” e dissuaderli dalla “tentazione del crimine”.

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L’uomo Invaso

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Dispiegamento Economico e Ripiegamento Cosmopolitico

Di Eduardo Viveiros de Castro. Fonte: Baierle, 4 settembre 2019.

Chi tardi arriva si arrangia ~ Vecchio proberbio brasiliano, sottotitolo del libro di Warren Dean With Broadaxe and Firebrand: The Destruction of the Brazilian Atlantic Coastal Forest

Nota preliminare

Questo testo cannibalizza vari scritti pubblicati in luoghi e momenti molto diversi. La prima parte è presa dal prologo al librio di R. Arnt e S. Schwartzmann, Um artifício orgânico: transição na Amazônia e ambientalismo (1985-1990) (Rio de Janeiro: Rocco, 1992). La terza e quarta parte vengono dall’introduzione all’Almanaque Socioambiental 2008 (São Paulo: Instituto Socioambiental, 2007), scaricabile da internet (http://ppbr.in/TMKcW5). La seconda parte è una risposta (pure pubblicata sul sito del ISA) ad una serie di dichiarazioni che il “Ministro straordinario per le questioni strategiche” Roberto Mangabeira Unger credette opportuno fare alle imprese riguardo l’Amazzonia attorno alla metà del 2008. Allora il presidente Lula e il capo della Casa Civil Dilma Rosseff lottavano per l’approvazione della misura provvisoria 422, nota anche come “Misura dell’accaparramento”, che legalizzava spudoratamente l’appropriazione fraudolenta, e quasi sempre violenta, delle terre pubbliche dell’Amazzonia da parte di latifondisti e grandi interessi agrofinanziari. Il chiassoso arrivo al governo di Mangabeira Unger, preso da Harvard per venire a dare legittimità “scientifica” a questa politica antiambientalista, fu l’ultimo affronto che costrinse il ministro dell’ambiente Marina Silva a lasciare l’incarico e, più tardi, anche il partito. L’approvazione della MP 422 da parte del senato avvenne a luglio del 2008. Le questioni affrontate in questo collage di testi mantengono, mi pare, tutta la loro attualità e urgenza. Basta pensare a ciò che accade attualmente (22 maggio 2011) alla camera federale a proposito del codice forestale. E a quello che continua a succedere ad un ritmo accelerato nel (o meglio al) pianeta. A tutto ciò ho aggiunto un paragrafo finale che mi porta su una questione diversa, ancora poco affrontata.

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Fase Discendente

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Bolsonaro, il falso nazionalismo e la distruzione del Brasile

Di Carlos Eduardo Martins. Originale pubblicato il 2 settembre 2019 su Blog da boitempo con il titolo Bolsonaro, o falso nacionalismo e a destruição do Brasil. Traduzione di Enrico Sanna.

La crisi ambientale e diplomatica generata dal governo brasiliano con il suo appoggio alla Giornata del Fuoco, organizzata da certi settori dell’agroindustria in Amazzonia, e con le ostilità dirette contro il governo francese, è poco più di una fase di un progetto in corso che prevede la sottomissione neocoloniale del Brasile all’imperialismo unilaterale di Trump e all’estrema destra statunitense. Presentata da Bolsonaro alla sua base elettorale come una reazione del governo brasiliano ad un imperialismo francese e europeo che pretenderebbe di internazionalizzare l’Amazzonia, in effetti è esattamente il contrario: la subordinazione viscerale di un sottoimperialismo fantoccio e vassallo al potere statunitense dell’internazionale fascista ordinata dal trumpismo.

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L’Amazzonia è in Fiamme, e poi?

©Mikhail Zlatkovsky-Russia

Di Slavoj Žižek. Originale pubblicato il 4 settembre 2019 su Blog da Boitempo con il titolo A Amazônia está em chamas – e daí?. Traduzione portoghese di Artur Renzo. Traduzione italiana di Enrico Sanna.

Dopo che i roghi delle foreste amazzoniche sono scomparsi dalle prime pagine, arriva la notizia di quasi quattromila incendi appiccati in Brasile nonostante il governo tempo fa abbia emesso un decreto che vieta gli incendi intenzionali nell’Amazzonia legale. Questi numeri non possono non far scattare un allarme: ci stiamo dirigendo davvero verso il suicidio collettivo?

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Quelle Lancette!

consumismo

Intervista di Marco Weissheimer a Marildo Menegat. Pubblicata il 18 febbraio 2019 su Baierle con il titolo O giro dos ponteiros do relogio no pulso de um morto. Traduzione di Enrico Sanna.

Domanda: Il sottotitolo del suo libro (“La critica del capitalismo in tempi di catastrofe”) parla di “lancette dell’orologio che girano al polso di un morto.” Nel contesto della sua analisi sull’attuale fase del capitalismo, cosa significa?

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