Di Enrico Sanna. Già pubblicato qualche anno fa.
Una delle corbellerie delle ferrovie dello stato italiane, forse neanche una fra le più cretine, è il biglietto chilometrico. Se dovete prendere il treno per andare in una località che dista quarantatré chilometri, andate alla biglietteria della stazione e comprate il biglietto. Ammesso che la biglietteria emetta biglietti per quella tratta. Il più delle volte, no. Allora vi danno un biglietto che vale per un certo numero di chilometri. Quarantatré? No, cinquanta. E i sette in più? Potete utilizzarli un’altra volta? No. Peccato.