[Di Nathan Goodman. Originale pubblicato su LibertyMinded il 29 luglio 2013 e ripubblicato su Center for a Stateless Society il 9 settembre 2013 con il titolo The Knowledge Problem of Privilege. Traduzione di Enrico Sanna.]

Nel suo saggio classico, “The Use of Knowledge in Society” (L’Uso della Conoscenza nella Società, es), F. A. Hayek parla del concetto di conoscenza distribuita. Ogni individuo ha una conoscenza unica che deriva dalle sue esperienze e dalle sue preferenze, conoscenza a cui altri, per quanto informati, non possono accedere. Scrive Hayek:
“Dire che la conoscenza scientifica non è la somma di tutte le conoscenze oggi è quasi un’eresia. Ma basta riflettere un po’ per capire che esiste indubbiamente un corpus di conoscenze, importantissimo ma non organizzato, che non si può definire scientifico, nel senso che non se ne conoscono le regole generali, cioè le particolari circostanze di tempo e luogo. È in questo senso che ognuno di noi possiede un qualche vantaggio su tutti gli altri. Perché è solo lui a possedere le informazioni necessarie alla creazione di un beneficio particolare. La condizione necessaria, dunque, è che le decisioni siano prese da lui o con la sua cooperazione attiva.”
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