Di Robert Kurz. Pubblicato su L’anatra di Vaucanson il 9 Dicembre 2016.
Pubblichiamo il capitolo IX del libro Weltordnungskrieg1 di Robert Kurz, inedito in Italia, nella traduzione di Samuele Cerea.
Prima parte
Sinossi:
La crisi del diritto è solo uno dei molteplici livelli su cui si manifesta la crisi complessiva della modernità capitalistica. La crisi degli Stati nazionali nel processo della globalizzazione coincide con la crisi della possibilità regolative degli apparati statali sui rapporti sociali all’interno e, soprattutto, con una crisi fondamentale del diritto internazionale, ossia della regolazione del rapporto tra gli Stati. Un aspetto quest’ultimo drammaticamente evidenziato dalle guerre dell’ordine mondiale, condotte dagli USA sotto l’amministrazione Bush: la costruzione pericolante del diritto internazionale classico non viene sostituita da un nuovo nomos giuridico ma dalla legge del più forte. Robert Kurz analizza questo processo di deriva anomica sia all’interno che all’esterno dello Stato, facendo riferimento alla categoria schmittiana dello stato di eccezione e al costrutto dell’“homo sacer” di Agamben. Secondo Kurz la dicotomia stato normale/stato di eccezione, uno dei cardini del pensiero schmittiano, si risolve, nella società della merce, nell’alternativa tra uno stato di eccezione coagulato (la cosiddetta normalità) e uno stato di eccezione fluido mentre la forma-diritto, kantianamente modellata sulla soggettività moderna del denaro e del valore, contiene in sé il nucleo della riduzione dell’uomo a “homo sacer” nel senso di Agamben, liquidabile in ogni momento se superfluo per la logica del valore.