Fabio Domenico Palumbo
Crisi di valore. Lacan, Marx e il crepuscolo della società del lavoro di Fabio Vighi.
In Melancholia (2011) di Lars von Trier il personaggio di Justine si trova di fronte a una vita apparentemente perfetta: lavoro creativo e remunerativo in ambito pubblicitario, connessioni con l’élite, matrimonio da favola in un maniero affacciato sul mare ospite della sorella e del ricchissimo cognato. Perché allora decide di far saltare il tavolo? Perché il godimento senza falle apparenti le lascia uno strascico di melancolia irredimibile? Si potrebbe rispondere, lacanianamente, che a Justine manchi la mancanza.