La Fantastica Fabbrica di Cadaveri

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Di Jones Manoel. Originale pubblicato il 13 gennaio 2020 su Blog da Boitempo con il titolo A economia política do extermínio: Paraisópolis e a próxima “tragédia”… Traduzione di Enrico Sanna.

Economia politica dello sterminio: Paraisópolis e la prossima “tragedia”…

Ho una foto di quando ero in seconda elementare. Eravamo dieci alunni che studiavamo grazie ai fondi della chiesa cattolica San Francisco de Assis nella favela di Borborema, a Recife. Dei dieci bambini della foto, solo due sono ancora vivi. Io e un altro. Io sono stato l’unico ad arrivare alle superiori. Gli altri otto sono morti. Tutti di morte violenta, spari o coltellate. Di sei di loro ho visto i corpi distesi sulla strada, in attesa del carro funebre. In Brasile, tra le favelas e le colline è diffusa una strana curiosità morbosa che spinge a stare lì a guardare il corpo finché non viene raccolto. Mia madre aveva, ovviamente nella migliore delle intenzioni, una pedagogia un po’ macabra (usanza comune a diverse madri): portava i figli a vedere il cadavere per mostrare loro la fine che fa chi “conduce una vita sbagliata” e dissuaderli dalla “tentazione del crimine”.

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L’abitudine al Male

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Lídice Leão

Il rischio della normalizzazione della misoginia

Le immagini della politica boliviana Patrícia Arce accerchiata da uomini mascherati, condotta a forza dietro un cordone protettivo, scalza e con il corpo imbrattato di vernice, hanno fatto il giro di internet. La Arce, sindaco del comune di Vinto, 60 mila abitanti circa, del dipartimento di Cochabamba, ha subito il taglio forzato dei capelli ed è stata insultata per tutto il percorso che è stata obbligata a fare. Intervistata dopo essere stata salvata dalla polizia, ha dichiarato chiaramente la sua intenzione di resistere: “sono libera, non sto zitta, se vogliono ammazzarmi che mi ammazzino.” È un fatto che si ripete: quando una donna si oppone diventa obiettivo di minacce, assalti e atti violenti.

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La Spinta ad Uccidere Senza Rimorsi

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Di Nathan Goodman. Originale pubblicato il 15 marzo 2016 con il titolo How Politics Empowers Remorseless Killers. Traduzione di Enrico Sanna.

In una recente intervista, il consigliere della Casa Bianca Ben Rhodes afferma che Barack Obama “non ha mai avuto ripensamenti riguardo i droni.”

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La Nuova Guerra Civile Europea

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Di Sandro Moiso. Pubblicato originariamente su Carmilla Online il 3 maggio 2018.

Oggi, 3 maggio 2018, mentre i media nazionali rispettosi soltanto dei vuoti rituali della politica guardano a ciò che avverrà nella direzione del PD, cade il venticinquesimo giorno dell’occupazione militare della ZAD di Notre Dame des Landes da parte dei mercenari in divisa da gendarmi dello Stato francese.

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C’era una Volta in America

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Di Kevin Carson. Originale pubblicato su Center for a Stateless Society il 29 febbraio 2016 con il titolo Once Upon a Time in America. Traduzione di Enrico Sanna.

C’è un mito che da secoli è al centro della cultura politica inglese. Dice: Prima che arrivassero i conquistatori normanni ad imporre il feudalesimo, l’Inghilterra anglosassone era un luogo idillico governato dalle “buone leggi di re Edoardo il Confessore”, i liberi tribunali proteggevano gli antichi diritti degli inglesi, e ognuno valeva quanto gli altri ed era meglio della maggioranza. A questa versione idealizzata dell’antica costituzione anglosassone, e della Magna Carta come tentativo di riportarla in vita, si è fatto appello durante la Guerra Civile Inglese, la Gloriosa Rivoluzione del 1688 e nei movimenti politici riformisti da allora in poi. Per lo più si trattava di cose senza senso che hanno poco a che spartire con la storia. Ma è probabile che fosse più aderente alla realtà di quanto non lo sia il mitico passato rivisto da Hillary Clinton.

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Il Disastroso Manifesto degli Studenti di Parkland

polizia a scuola

Di Jane Louise. Originale pubblicato su Center for a Stateless Society il 28 marzo 2018 con il titolo Everything Wrong with the Parkland Student’s Manifesto. Traduzione di Enrico Sanna.

Sabato 24 marzo gli studenti della scuola di Parkland sopravvissuti alla strage hanno guidato migliaia di persone in una “Marcia per la Nostra Vita” contro la violenza armata. Il giorno prima avevano pubblicato un loro “manifesto”, un elenco di richieste intese a prevenire future violenze. La violenza atterrisce, e vivere una di queste stragi scolastiche lascia un trauma che pochi di noi possono capire. Detto ciò, un elenco di proposte dettate dalla paura, scritte senza considerare attentamente le conseguenze indesiderate, serve solo a menare il can per l’aia. Questi i problemi insiti nelle proposte avanzate dagli studenti di Parkland:

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